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INTOLLERANZA AL LATTOSIO

Oggi parleremo di una delle Intolleranze più comuni, ovvero l’intolleranza al Lattosio, ma prima dobbiamo fare una distinzione tra le intolleranze e le allergie.

Le intolleranze sono reazioni avverse del nostro organismo in seguito all’ingestione di un alimento, mentre le allergie, sono reazioni immunologiche, in particolare IgE- mediate, che necessitano della totale eliminazione dell’alimento che scatena l’allergia.

Negli anni sono stati sviluppati molteplici test per diagnosticare l’intolleranza al lattosio, ma ad oggi il gold standard è il breath test, ovvero il test del respiro. Vengono somministrati 20-25 gr di lattosio per via orale e successivamente vengono raccolti campioni di aria espirata ogni 30 minuti per circa 3-4 ore.

Il lattosio è un disaccaride costituito da due monosaccaridi, ovvero da una molecola di glucosio e una molecola di galattosio, unite da un legame β-1–> 4 glicosidico.  Essendo lo zucchero principale presente nel latte, è chiaro che questo alimento sarà presente in tutti i derivati del latte come ad esempio: Yogurt, panna, creme, latte in polvere, gelati, frullati, latte intero, parzialmente scremato e scremato. Ma quantità variabili di lattosio possono trovarsi anche in prodotti da forno, formaggi, salumi, burro, formaggi stagionati,merendine, snack, cioccolato, cereali da prima colazione e margarina. Alimenti che invece non contengono lattosio sono la carne, il pesce, pasta, pane, latte vegetale, verdura e frutta.

Il nostro organismo utilizza lattosio come fonte di energia dopo che viene scisso nelle due unità monosaccaridiche che lo costituiscono in seguito all’azione della Lattasi.  la lattasi è un enzima particolarmente attivo alla nascita, questo perché l’unica fonte alimentare nel neonato è proprio il latte. Già con lo svezzamento l’attività della lattasi si riduce, fino ad arrivare in età adulta con un’attività di questo enzima sempre più bassa. In seguito ad un deficit funzionale di questo enzima, il lattosio arriverà non del tutto digerito all’intestino. Qui vengono richiamati liquidi provocando molto spesso episodi diarroici. Nel colon, il lattosio non assorbito, viene fermentato dai batteri producendo anidride carbonica, determinando così dolori addominali, gonfiore e meteorismo.

Il trattamento nutrizionale indicato in caso di intolleranza al lattosio prevede l’eliminazione di prodotti che contengono un’alta quantità di lattosio. È importante però chiarire che le quantità di lattosio che un soggetto riesce a tollerare sono molto variabili. Infatti in soggetti che tollerano piccole quantità possono essere assunti ad esempio formaggi stagionati, come pecorino o parmigiano, in quanto proprio tramite il processo di stagionatura a cui sono sottoposti contengono quantità relativamente basse di lattosio. È opportuno invece eliminare i formaggi freschi come fior di latte, mozzarella e formaggi spalmabili. È fondamentale inoltre prestare attenzione alle fonti “nascoste” di lattosio.

Dopo un periodo di eliminazione, per evitare di incombere in carenze nutrizionali importanti come ad esempio la carenza di Calcio, è opportuno andare a reintrodurre gradualmente alimenti contenenti lattosio, tenendo conto sempre della tollerabilità del soggetto.

Dott.ssa Elisabetta Di Pietro- Biologa Nutrizionista